lunedì 7 ottobre 2019

Laurea

Torno su un argomento già trattato molte volte, il "pezzo di carta" che tante volte i miei genitori (forse anche i vostri) mi spronavano ad ottenere. Solo che per molti diventa una sorte di ossessione con le (nefaste) conseguenze del caso. E che non riguarda solo "poveracci", giusto un mese fa' la (discretamente) nota attrice Felicty Huffman è stata condannata a 14 giorni di carcere (vedi) per aver pagato 15 mila dollari (quindi un giorno di carcere per ogni 1000 dollari?) onde falsificare il test di ammissione all'università della figlia. Ne ho già parlato quando era scoppiato il bubbone, perché la storia di Felicity non è un caso isolato, ma adesso ne vediamo l'epilogo e devo a malincuore dare atto agli americani che non si sono fatti troppo intenerire dal fatto che l'errore è stato fatto da un genitore, mica come il nostro Matteo Benito Salvini (non ditemi che avete già scordato la storia della moto d'acqua, e a voi trovare le differenze). Ma sempre a malincuore devo ammettere (quel che è giusto è giusto) che non è che vi sia del marcio solo in Danimarca (pardon, in America) anche nella nostra malandata penisola le cose non sono poi così eccellenti (strano, vero?). Ho trovato questo articolo dell'ottimo "Lettera 43" (vedi) dal titolo direi ultra esplicito "Lauree 30  e frode" (ottimo humor peraltro). Data un paio di mesi ma ci potete scommettere che la situazione è semmai peggiorata ed è comunque un elenco (abbastanza impressionante) di università farlocche, veri e propri "diplomifici". Magari quando Renzi la smetterà di litigare con Conte (non ne voglio parlare) potrebbero prendere in considerazione la mia proposta di creare un sito dove si possa verificare (con un click!) se uno ha una laurea e, del caso, dove la abbia conseguita. Magari quando il ministro Fioramonti (colui che si occupa di istruzione) finisce di scrivere cazzate sul web, potrebbe pensare di fare qualche verifica magari partendo proprio dall'articolo citato. Magari, magari 

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