Una celeberrima frase di Andy Warhol recitava : "In the future everyone will be world-famous for 15 minutes". La necessità di apparire era già ben chiara all'epoca ed oggi è letteralmente esplosa con la moda (?) del "selfie". Lungi dal volermi addentrare in una disquisizione antropologica e/o sociologica (difetto degli strumenti) faccio notare la foto. Si tratta dell'installazione di Valentin Spiess, dello studio iart (notare il minuscolo). Tale installazione è stata fatta per i recenti giochi olimpici di Sochi, dove il padrone di casa (in nano malefico Putin) quanto a voglia di apparire è un maestro. Occorre spiegare l'installazione : chiunque poteva farsi "fotografare" tramite un apposita camera (in gruppi di 3) per poi veder riprodotto il suo "faccione" in 3D per circa 20 secondi mi pare (caro Andy sei stato un poco ottimista). Questo tramite un pannello composto da cilindretti mobili che misurava quasi 8 metri di altezza! Dichiarato il riferimento alle facce dei presidenti americani del monte Rushmore. Direi che questa è la madre di tutti i "selfie". A proposito di "selfie" ho appena parlato di quello (per ora) più celebre al mondo (e falso), relativo alla serata degli Oscar 2014. Ho colto una sorta di corto circuito : l'oscar per il film straniero è andato a "La grande bellezza" dove vi è una sequenza in cui il protagonista (Jep) va a vedere una mostra dove l'artista espone dei suoi autoritratti ("selfie" appunto) che si è fatto per ogni giorno della sua vita. Simpatico gioco di specchi.
PS voglio fondare una lega per la difesa dei portatori di occhiali ! come si può intuire dalla foto se portate gli occhiali ci sono problemi ad essere riprodotti tramite quella tecnologia 3D, fossero pure Google Glass!
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