Non voglio parlare male di un collega (alla faccia della modestia) ma temo che i molti lettori dell'articolo di Gian Antonio Stella siano rimasti delusi. Tale articolo su "Corriere" online (pessima la nuova versione) parlava della caduta dell'Italia al quinti posto nella classifica del turismo mondiale. Come tanti mi sono chiesto "ma chi sono i primi, il podio"? Purtroppo l'articolo non li menzionava e allora una ricerca sul sito del Unwto mi ha fatto trovare queste due tabelle che credo avrebbero meritato un esame, oltre alle giustissime considerazioni che Stella fa su tutta la (pessima) gestione del patrimonio artistico italico. La prima (sinistra) è relativa al numero di turisti, la seconda ai "soldi" che portano. Il fatto che ci batta la Spagna è ormai storia vecchia ma la trovo una ferita ancora aperta (anche se lo scempio delle loro coste fa impallidire anche il nostro Sud). Ma dove c'è davvero da ridere (?) è guardando la seconda tabella (destra). Si scopre che li perdiamo una ulteriore posizione a favore di.... Macao! Per chi ci è stato come me, rammenta benissimo che è una citta casinò (occhio all'accento) e forse questo può anche spiegare la "staffetta" al primo posto tra la Francia (prima per arrivi) e gli Stati Uniti (primi per soldi). Ma non sono qui a dire che dobbiamo aprire sale da giochi a raffica visto che ormai la ludopatia sta diventando un'emergenza sociale qui da noi. Certo dobbiamo gestire meglio il nostro patrimonio artistico, paesaggistico, agro alimentare. Lo so, sto facendo l'eco di Oscar Farinetti ma ha ragione da vendere. Val la pena di aggiungere che dobbiamo gestire bene anche il turista perchè dalla classifica di destra si evince che una marea di turisti sono anche disposti a spendere, ma oggi pretendono anche un certo trattamento (e non solo di essere spennati).
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