Forse un giorno ci sarà una favola che inizia così : "una volta, tanto tempo fa, in un luogo fatato esisteva......la Provincia"! Ci risiamo, giusto ieri è passato al Senato il decreto per l'eliminazione delle province. Tanto per capire il clima dell'aula si è dovuti ricorrere alla fiducia. Adesso tocca alla Camera e dubito che l'approvazione sarà così automatica. Il tutto con una spada di Damocle che è la data del 5 aprile (molto vicina) che se superata, farà si che si debba votare in alcune province, ossia si voterà qualcosa destinato a scomparire. Ma non è detta l'ultima parola. Le province furono fatali al governo Monti, dal suo canto il governo Letta le aveva nel mirino ma finì primi lui, ora tocca al governo Renzi e staremo a vedere. Non entro nel merito del decreto che di certo ha alcuni punti poco chiari che rischiano di creare confusione, non sono in grado di capire se i risparmi saranno cosi favolosi come dice il governo (che parla di miliardi) o risicati come dice la Corte dei Conti (che parla di milioni). Quello che mi "preoccupa" è la possibilità di ricorso che qualcuna delle 3000 persone coinvolte (per non dire tagliate) possa fare. Ricordiamo cosa è avvenuto con la legge elettorale : dopo anni di manfrine un cristiano ha fatto ricorso alla Consulta e violà la legge è sparita. Mi vengono in mente le vittime del ministro (ex) Fornero, gli "esodati", che sono un numero maggiore anche di questi delle province e che un bel giorno si sono trovati con il c..o per terra e non c'è stato nulla da fare. Certo erano dei miseri dipendenti mica erano della casta. Sembra proprio che il peggio del paese si sia coagulato nella politica.
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