martedì 31 maggio 2016

Ignoranti

L'amico Maso mi segnala questo articolo dal titolo assai esplicativo : "Devono votare anche gli ignoranti?". Non è difficile indovinare che l'articolista sia un americano, giustamente preoccupato dalla piega che stanno prendendo le elezioni statunitensi (per chi si fosse messo all'ascolto solo ora Donald Trump ha ottenuto la nomination per i repubblicani e nell'ultimo sondaggio ha superato la "teorica" candidata democratica Hillary Rodham Clinton). In pratica propone che per votare bisogna superare un piccolo esame di educazione civica (almeno ai miei tempi si chiamava così). Ovviamente non è una novità, il concetto che "uno vale uno" (tanto caro ai pentastellati) si è sempre scontrato con tanti distinguo. Gli americani stessi avevano la "poll tax", simpatico sistema per evitare che i poveracci votassero contro i ricchi (e badate bene l'hanno cancellata nel 1964 poco più che 50 anni or sono), ma qui si vuole porre l'accento su problema che il diritto di voto dato ad una massa di ignoranti può portare alla vittoria dei populisti. A parte distinguere tra diritto di voto e dovere di voto anche questa non è una novità, in quanto proprio negli Stati Uniti, il loro quarto presidente James Madison (sua la foto), affermava "un popolo non informato o senza i mezzi per acquisire informazioni è il preludio ad una farsa o una tragedia o entrambe". Non male considerando che parliamo di qualcuno morto nel 1836! Ma il fatto che dopo svariati decenni questa (buona) idea sia rimasta nel cassetto (di tutti gli stati del mondo mi pare) significa che forse i rischi sono un po' troppo elevati : è davvero facile immaginare come questo "piccolo" esame possa diventare un insuperabile sbarramento. E poi la legge elettorale americana (su cui vi è molto da dire) è la stessa che ha permesso a Barack Obama di essere eletto ben 2 volte quindi come la mettiamo? Cosa è successo a chi ha votato per l'"abbronzato"? Ovvio che sono preoccupato per che vincerà il 4 novembre ma certo non si può cambiare la legge elettorale in piena campagna e tutti i vari commentatori politici si sono rivelati davvero poco attenti a cosa sta davvero accadendo dall'altra parte dell'oceano Atlantico.


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