giovedì 12 maggio 2016

Ancora tu

Davvero questa bella canzone di Lucio Battisti sembra essere la colonna sonora perfetta dei nostri tempi. Mi riferisco alla nuova(?) crisi greca. Ma definirla nuova sfiora il ridicolo, ormai sono anni che ne parliamo e la situazione è ancora tutta da chiarire. Forse adesso stanno veramente mettendo mano al vero nocciolo della questione : le pensioni. E tutto 'sto tempo ci hanno messo? Gli bastava guardare dall'altro lato del mare Adriatico, eh si proprio a noi per capire che la vera riforma (magari non l'unica) era mettere mano alle pensioni. E per andare un po' di più nello specifico togliere le pensioni alle generazioni future. O se non proprio toglierle ridurle al punto da essere poco più che un rimedio contro l'inedia. Eppure questo è quello che va fatto perché la crescita demografica è qualcosa che non appartiene più alle nostre società mentre le aspettative di vita aumentano (anche se con qualche segnale contrastante) ed inoltre negli anni passati il (pre)pensionamento è stato usato con troppa disinvoltura e se ci aggiungiamo il paio di decenni delle "favolose" baby pensioni, volià la frittata è bella che fatta. Quindi se riusciamo a superare l'anno 2030 ci troveremo in un paese dal sistema pensionistico "sostenibile" peccato che per i pensionati la vita sarà durissima (a parte forse per i dirigenti del settore creditizio e / o assicurativo).

2 commenti:

  1. ....nel tuo elenco mancano i parlamentari...quelli che alla riforma delle pensioni mettono mano, senza mai toccare però la propria!

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  2. ....nel tuo elenco mancano i parlamentari...quelli che alla riforma delle pensioni mettono mano, senza mai toccare però la propria!

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