La notizia è giunta proprio in prossimità del 31 marzo (vedi). Questa era la data che in via semi ufficiale indicava il momento del decesso di Anna Frank nel campo di Bergen-Belsen. Ora sembra che in realtà tale evento sia successo almeno un mese prima, in febbraio. Davvero una notizia che non sfigurerebbe nella bacheca delle notizie inutili a meno che non ci sia qualche importante motivo per anticipare questa data (che peraltro ignoro). Ma in ogni caso la ragazzina di Francoforte sarebbe morta comunque prima di compiere 16 anni, ma se fosse qui oggi starebbe per compiere 86 anni. Cosa c'è dietro questa banale aritmetica : che anche se piuttosto anziana poteva essere ancora viva e che tutto quello che successe in quegli anni non è così lontano come sembra. Sono passati 70 anni, tanti ma non siamo ancora al passato remoto. Oggi abituati ad un mondo che ha fatto della velocità una divinità, sembra davvero un'altra epoca. Ma anche se ammettiamo che stiamo parlando di un altro mondo, questo non giustifica il negazionismo che sta diventando ogni giorno più diffuso. Peggio (se possibile) è anche un certo "ridimensionamento" del ruolo tedesco nella Shoah : in omaggio (o meglio sarebbe parlare di sudditanza) alla potenza germanica, si teorizza che tutta la gestione dei campi di concentramento fosse tenuta segreta (cosa vera almeno nelle intenzioni di Hitler) e che quindi abbia riguardato solo le posizioni apicali del Terzo Reich. A parte la presenza di rilievi storici che testimoniano che ormai nel 1942 il problema era noto persino al di fuori dei confini della zona di occupazione nazista, resta la grande domanda : come è possibile non "accorgersi" della sparizione di 6 milioni di persone?
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