Non si specula sulla morte, giusto, si può solo esprimere cordoglio. E invece un rappresentante della ANM, l'associazione nazionale magistrati, (di cui non rammento il nome scusate) ha subito colto la palla al balzo per stigmatizzare i tagli subiti dalla categoria (fossero poi gli unici). Il tutto si riferisce alla sparatoria avvenuta all'interno del tribunale di Milano che ha provocato 3 morti. Ma come hanno fatto i tagli a provocare tutto ciò mi chiedo. Questo criminale ha usato l'ingresso riservato a giudici, avvocati e altri "aventi diritto", ingresso dove manca il metal detector. Pare che questo sia stato tolto anni fa e mai più rimesso. Ma non mi sembra che nessuno abbia protestato contro questo "taglio", anzi erano ben contenti (gli "aventi diritto") di avere un accesso veloce, perché non è mica gente che ha del tempo da perdere. O forse non è pensabile che un giudice o un avvocato diano fuori di testa e un giorno si presentino armati? Ma lo stesso principio non valeva anche per i piloti di aereo e ne abbiamo avuto una ben più tragica smentita? A nessuno piacciono i controlli anche perché implicano una perdita di tempo ma esistono alternative? Direi di no anche se è davvero difficile (se non impossibile) creare un sistema di controlli insuperabile. Poi eviterei le polemiche sul fatto che la società preposta alla sicurezza è la stessa di EXPO. Dal 2001 (11 settembre per l'esattezza) sappiamo che la sicurezza data in "outsource" ha i suoi bei problemi eppure tutto è proseguito come se quelle due torri a New York non fossero mai state abbattute, un po' tardivo pentirsene a meno di un meno dalla apertura di EXPO.
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