sabato 18 aprile 2015

Pace

Come detto le sentenze vanno rispettate ma (paradosso)non i giudici. Parlo dei giudici di pace che non mi sembra rappresentino l'apice della cultura giuridica ma ogni tanto escono dai limiti che gli sono stati (giustamente) imposti. Come riporta "La Stampa" il giudice di pace di Torino ha levato una multa comminata ad un autista uber (il famigerato servizio di taxi 2.0). Motivazione? I due servizi sono diversi. Va bene fa un po' scoperta dell'acqua calda ma ci sta, quindi? Essendo diversi non si applica ad uber il regolamento dei taxi quindi la multa non è  valida. Ma allora quale regolamento si applica? Nessuno, non esiste. Fantastico ma aspetta un secondo, noi viviamo in uno stato di diritto (almeno nelle intenzioni) per cui ciò che non è permesso dalla legge è vietato quindi la multa sarà stata illegittima ma l'attività di tassista uber è illegale. Basta questa è materia per legale e qui sta il problema : in mezzo mondo i giuristi stanno cercando di capire come gestire questo fenomeno e invece a Torino hanno già la soluzione! Troppo bello per essere vero.
Ps senza voler essere offensivo nei confronti della categoria ma questo è un caso reale : un automobilista multato per eccesso di velocità (in città) si è rivolto al giudice di pace ed ha ottenuto la cancellazione della multa in quanto doveva andare urgentemente in bagno e in un bagno pubblico si trovava a disagio.....

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