L'Unesco ha definito "crimine di guerra" la recente distruzione del sito archeologio di Nimrud, da parte dell'ISIS (vedi). Come già successe con i Buddha da parte dei Talebani. Qualcuno potrebbe disquisire che un conto è distruggere qualche vecchia pietra, un conto è sgozzare, lapidare, bruciare. Vero ma anche falso perchè dietro questa furia iconoclasta di nasconde la stessa violenza cieca che porta alle esecuzioni di cui sopra. Questi non hanno mica raso al suolo un Apple Store o un McDonald, simboli dell'imperialismo americano. No sono andati a distruggere vestigia di un mondo che neppure immaginava l'avvento della religione islamica. Quindi una violenza davvero difficile da comprendere, se non letta nella chiave di un fondamentalismo ottuso. D'altra parte cosa si può aspettare da questi militanti dell'Isis. Gente per cui le donne o sono uteri o sono vagine? Gente che ancora non mangia il maiale scordandosi che hanno inventato i frigoriferi (e credendo quindi che un dio si preoccupi delle norme igieniche)? Ma fintanto che avranno il petrolio a finanziarli (e quindi armarli) non bisogna sottovalutarli e soprattutto dobbiamo evitare certi errori diplomatici (come in Siria o Libia) che fanno il gioco di questi ignoranti. Infatti perché codesti dell'isis non si fanno un giro nel Golfo Persico a vedere come i loro "fratelli" sunniti seguono il Corano.
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