"Much ado about nothing" diceva in tempi non sospetti il buon William (Shakespeare se non lo avete riconosciuto). E ambientava la sua opera guarda caso a Messina, in quella Italia che con Spagna, Portogallo e soprattutto Grecia fa parte dei "PIGS", i cattivi dell'Euro, quelli dalle mani bucate (l'Irlanda grazie ad una legislazione fiscale da paese delle banane sembra ormai essere uscita da questa combriccola). Mi riferisco alle ultime "evoluzioni" della situazione greca. Tanto per riassumere : le premesse / promesse del governo Tsipras si sono infrante contro il muro tedesco, ben rappresentato anche a livello "visivo" dall'arcigno ministro Schauble (scusate non trovo la umlaut sulla tastiera). Di uscita dall'Euro manco a parlarne, devono solo restituire i soldi prestati. In realtà il nuovo governo ha ottenuto condizioni migliori del suo predecessore ma la ristrutturazione "vera" del debito è stata bocciata e quindi i greci hanno dinnanzi anni (temo proprio che parliamo di anni) di sacrifici. Ben gli sta si può facilmente affermare visto che hanno truccato le carte per anni, ma sarebbe davvero un discorso troppo massimalista. Prima o poi anche l'inflessibile Angela Merkel dovrà prendere atto che sono ormai 8 anni che esporta troppo nei paesi UE e che questo fatto crea delle tensioni sui tassi (il famoso spread) che non fanno bene a nessuno, neppure ai tedeschi. Infatti per "rinvigorire" i loro portafogli, pieni di titoli con rendimenti da prefisso telefonico, si sono buttati a capofitto sui titoli greci che promettevano rendimenti da sogno. Ma i sogni, si sa, muoiono all'alba.
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