Allora sembra che questo sarà il mese da cui è possibile richiedere il TFR in busta paga. Sembra perché manca un decreto attuativo e quindi la tanta "twitterata" riforma non è partita da gennaio e potrebbe non partire neppure da marzo. Ma c'è ancora qualche giorno prima del 27 marzo, fatidica data entro la quale i giochi dovranno farsi. Sulla riforma i pareri sono largamente contrari e con qualche ragione visto che "anticipare" il TFR vuol dire sottoporlo ad una maggiore tassazione. Ma non dimentichiamo il detto "meglio un uovo oggi che una gallina domani" e non si può escludere che la tassazione separata di cui oggi godono le somme accantonate venga modificata. Non è certo un diritto acquisito come ben sanno tutti gli esodati della riforma Fornero. E poi il fatto che il TFR esista praticamente solo da noi qualcosa vorrà pur dire. Ma tornando ai pareri mi sembra "interessante" quello di Confesercenti. Come riporta "Ansa" la associazione ha commissionato un sondaggio (ahi) a SWG dal quale emerge che solo il 6% chiederà il TFR, ma di questo esiguo drappello solo il 19% farà uso dei soldi in più per acquistare beni. E cosa faranno gli altri? Land grabbing in Malawi, startup in Vietnam o forse (peggio) si lanceranno ad acquistare titoli di stato tedeschi a rendimenti negativi? Nulla di tutto ciò : useranno quei soldi per saldare debiti pregressi (ipotizzo : le rate condominiali?). E secondo la Confesercenti questo lo qualifica come flop! Come se nei debiti pregressi non ci siano beni acquistati presso quegli esercizi che fanno parte della Confesercenti stessa. Ma cosa volevano ? Un coupon per l'acquisto di Iphone 6 o Galaxy 6 (cellulari per chi fosse stato su Marte negli ultimi 10 anni) ? Quanti negozi sono falliti proprio perché la gente non saldava i debiti contratti? Quante aziende sono in difficoltà ad erogare il TFR proprio per i pagamenti non ottenuti (e giova ricordate che il TFR non sono soldi dell'azienda)? Quando si dice critica costruttiva.
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