domenica 22 marzo 2015

Parole, parole

Di solito una notizia come questa dovrebbe "limitarsi" a poche righe di pura e semplice divulgazione. Mi riferisco al fatto che da pochi giorni è possibile acquistare il biglietto per i mezzi pubblici di Milano tramite un SMS. Giustamente ANSA la riporta come semplice trafiletto. Ed in effetti direi che non vi è molto da aggiungere, forse si può auspicare che sia un poco meno macchinosa della modalità utilizzata per pagare la sosta tramite SMS ma tant'è. Invece dando una occhiata a qualche social network scopro che più di uno si è sentito in grado e in dovere di commentare. Un commento tra i più gettonati è : "con tutti i problemi di Milano proprio questo?". Difficile ribattere altro che questo modo di pensare (ma siamo sicuri che di "pensiero" si tratti?) è una cazzata. Ovvio che ci sono altri problemi, ma allora perché questi moderni Platone non si preoccupano dei problemi italiani, europei o mondiali? Inoltre l'azienda trasporti fa il suo mestiere mica si può occupare, ad esempio, della crisi delle vocazioni. Anzi meglio che ognuno faccia il più possibile il suo mestiere e ne ha già più che a sufficienza. Ma il commento che mi ha "costretto" a scrivere questo post è stato : "ma chi mi ripaga del costo del SMS?". Non voglio neppure far presente allo scrivente che oggi la stragrande maggioranza degli utenti ha SMS se non illimitati, quasi quindi con un costo non facilmente calcolabile. E poi, se questa fosse l'unica modalità di acquisto possibile, la polemica sarebbe capziosa ma se proprio uno vuol rompere i "cosiddetti" si può ipotizzare una sorta di aumento nascosto delle tariffe. Ma siccome puoi sempre andare alla macchinetta armato di monete metalliche (o anche altri mezzi) la piantino di vomitare parole inutili.
Ps mi rendo ben conto che lo stesso vale per me, ma spero che nel caso di commenti davvero inutili mi venga fatto tempestivamente notare.

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