Negli Stati Uniti quando uno andava in pensione dopo aver passato qualche decennio nella stessa azienda veniva congedato con un bel orologio d'oro! Qui nella nostra penisola ci siamo inventati il Trattamento di Fine Rapporto, meglio noto come liquidazione il cui calcolo, la cui gestione tiene occupate schiere di amministrativi e informatici. Ora tra le tante cose promesse dal governo (che forse si sta allargando su troppi fronti) vi è l'abolizione del TFR. Dopo l'articolo 18 è un colpo davvero forte a tutto questo mondo del lavoro davvero troppo rigido. Si capisce che sono d'accordo per vari motivi. Primo chi non conosce qualcuno la cui azienda è fallita e che si è visto decurtare (quando va bene) il proprio TFR. Secondo sono soldi del lavoratore che il datore di lavoro (con cuore di padre) risparmia per lui. Ora mi rendo ben conto che la gente ha poca propensione a risparmiare ma in realtà le aziende si sono pure finanziate con i fondi TFR e posso ben immaginare che quando siano fallite i TFR dei dirigenti erano già stati erogati mentre quelli di operai e impiegati no, visto che la legge pone molti paletti alla possibilità di richiedere il proprio TFR. Ovvio che il governo vede in questo denaro che finirebbe nelle tasche dei dipendenti uno stimolo ai consumi ma nella situazione attuale andare a sottilizzare sulla "immoralità" del sistema capitalista non mi pare il caso.
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