lunedì 8 settembre 2014

Profondo Rosso

Purtroppo non parlo del capolavoro di Dario Argento, parlo della Ferrari. Da tifoso la giornata di ieri è stata davvero un film dell'orrore. Monza è il circuito di casa (almeno dopo l'eliminazione di Imola) ma è anche un circuito le cui caratteristiche evidenziano in modo drammatico i limiti delle vetture di Maranello. E per aggiungere la beffa al danno è arrivato il primo guasto dopo 22 corse. E sembra davvero probabile che il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, possa essere giubilato da Sergio Marchionne, AD di Fiat (pardon FCA). Tempi difficili per il nostro Luca, il suo feeling con la velocità sembra essersi spendo perché anche la sua altra impresa "veloce", NTV ossia Italo (alta velocità ferroviaria) versa in cattive acque ed ormai imminente una ristrutturazione del debito e una belle sforbiciata del 30% di dipendenti. A chi crede alle coincidenze quest'anno il mondiale di Formula 1 dovrebbe andare alla Mercedes capitanata da quel Niki Lauda che contribuì negli anni 70 a rilanciare la Ferrari e lanciare un allora sconosciuto Luca Cordero. Adesso la palla è in mano a Marchionne, staremo a vedere, un team di Formula 1 non è la stessa cosa di uno stabilimento a Detroit e storicamente gli americani hanno sempre capito poco di Formula 1.

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