Quindi l'immagine di cui sopra è destinata a diventare una reliquia dei (bei?) tempi andati, almeno nel comune di Milano. Come riporta "Repubblica" il comune del capoluogo lombardo ha predisposto la bozza per il nuovo regolamento per la tutela degli animali. Tra le varie (ed eventuali?) vi è anche la proibizione di tenere i pesci rossi da soli in quanto essendo animali sociali devono essere almeno in coppia. Tale regolamento va poi ratificato dai consigli di zona ma vi è la possibilità (concreta) che possa essere approvato entro Natale permettendo quindi di portare gli "animali di piccola taglia e non aggressivi" alla Messa della Vigilia. Vi sono tutta una serie di provvedimenti che fanno sorridere ma qui entriamo nella sensibilità animalista che equipara (e talvolta va oltre) animali e uomini. Quello che mi lascia perplesso è questo "eccesso legislativo". Molti sociologi vedono in questo proliferare di leggi un sintomo di decadenza, d'altra parte anche il Manzoni nei suoi "I Promessi Sposi" stigmatizzava l'eccesso di "grida" emesse dagli allora governatori spagnoli. Diventa anche abbastanza preoccupante questa sorta di "ingerenza" nelle nostre vite che il comune si arroga. Salvo poi finire (come quasi sempre nella nostra disastrata penisola) a tarallucci e vino, perché se l'obbligo di "coppia" per i pesci rossi può essere applicato ad acquari in luoghi pubblici (con quali sanzioni mi chiedo : obbligo di acquisto di un secondo pesce rosso?) la vedo dura che istituiscano delle pattuglie per la tutela della socialità del "Carassius auratus", le "Golden Fish Squad"? Ma è pur vero che molte persone sembrano essere prive del più basilare buon senso e quindi si cerca di sopperire con regolamenti che temo siano di difficile attuazione. Credo che il nodo sia sempre lo stesso : l'educazione. Le scuole devono (in qualche modo che oggi non è facile da trovare) formare non solo geometri o ragionieri o informatici, devono formare cittadini.
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