Nell'attesa del bollettino per il pagamento della nuova tassa comunale sui rifiuti (TARI) ho trovato due notizie che si riferiscono proprio al problema della raccolta dei rifiuti e della sua necessaria regolamentazione. La prima notizia mi viene dall'amica Francesca ed è questa : una ambientalista ha raccolto la spazzatura sulla spiaggia di Piscinas ma l'ha scaricata a Cagliari, ma non essendo residente nel capoluogo sardo è stata multata (167 Euro). La seconda proviene dalla vicina Svizzera dove un allenatore sportivo ha deposto il sacco dell'immondizia la sera anziché la mattina alle 6 (doveva partire) ed è stato multato (124 Euro). Ma avendo deciso di non pagare la multa (evidentemente ingiusta a suo giudizio) adesso si farà 2 giorni di carcere. Il problema qui non è dei rifiuti ma del rispetto delle regole. Ovvio che i rifiuti sono un nervo scoperto della nostra società ma questo semmai rende necessario rispettare ancora di più le regole. In entrambi i casi le autorità potevano chiudere un occhio? Direi di no e rammento sempre la storia di New York : negli anni 80 la città era una sorta di incubo, al di fuori di alcune aree di Manhattan, l'illegalità, la violenza dominavano. Arrivò un certo Rudolph Giuliani (dalle evidenti origine italiche) che inizio la trasformazione che ha portato la città a divenire la capitale del pianeta. La ricetta si chiamava tolleranza zero. Ovviamente nessuna legge o sistema è perfetto per cui esisteranno sempre casi in cui l'applicazione della stessa sia (o sembri) eccessiva ma questo è il prezzo (dove sei Kurt Godel?). Le alternative le vediamo tutti i giorni, come il recente (e luttuoso) fatto di cronaca successo in un quartiere napoletano. Perché i rifiuti non sono solo quelli che si buttano nei cassonetti.
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