Avrà davvero pensato che al danno si aggiunge la beffa il brizzolato signore sopra raffigurato. Si tratta di Travis Kalanick ed è niente popò di meno che il fondatore (nonché CEO) della compagnia di auto con conducenti (NCC) UBER. La notizia è recente (vedi), la Germania ha bloccato il servizio UBER su tutto il territorio dopo che le municipalità di Amburgo e Berlino lo avevano già stoppato. Ma come, uno decide di chiamare la propria società con un termine che in tedesco significa "sopra/superiore" e cosi gli fanno i tedeschi? Lo bloccano! Si è proprio perso il significato della parola gratitudine. Scherzi a parte se si dà un occhiata a tutta la pagina Wikipedia che ho segnalato si nota come questo servizio (per molti versi innovativo) abbia vita assai difficile. Forse perché i tassisti sono una delle poche "gilde" (corporazioni) rimaste, abbastanza piccoli per restare uniti. Pensate solo a cosa succede a tutte i vari sindacati del settore manifatturiero e si capisce che oggi i sindacati funzionano solo per tutelare sparute categorie, come successe per gli sceneggiatori negli Stati Uniti. E a proposito di questo paese leggete qui. In questo articolo del serissimo New York Times vi è l'indicazione che stiamo parlando di un business davvero grosso, ad esempio a Boston la licenza (diversa dalla nostra però) è giunta a valere un milione di dollari (se non ci credete leggete). Ma una cosa davvero "interessante" dell'articolo è la "confessione" del giornalista stesso che dice che con UBER puoi concederti il lusso di un servizio limousine a un prezzo minore. Perché come ho già detto il servizio UBER si posiziona (per ora) nel segmento alto, una sorta di linea "high cost" ma con tariffe abbordabili e facile da usare. E tutto questo non poteva che attirare gli americani come mosche. Vi è proprio un oceano tra noi europei e gli statunitensi.
Nessun commento:
Posta un commento