L'amica Giovanna mi ha segnalato questo Urania d'antan. Era nel 1977, un anno che cambierà molte cose nel mondo (e non solo per la nascita del punk) che la Mondadori pubblicava questa antologia di racconti e quello che dava il titolo era appunto "Il dilemma di Benedetto XVI" il quale parla di un papa futuro che dubita di se stesso. Una bella analogia con quello che abbiamo visto succedere giusto un annetto fa. Ma, da appassionato di fantascienza, vorrei fare una precisazione : la fantascienza è un genere letterario di finzione (science fiction per l'appunto) che ha come obiettivo raccontare una storia. Le storie tipicamente mettono in scena un conflitto. Quindi non ha la pretesa scientifica di predire il futuro, questo lo lascia alla futurologia (ammesso che essa stessa possa davvero definirsi scienza). La fantascienza, di solito, proietta il presente in un futuro più o meno lontano esagerando certe istanze dell'oggi. Se prendiamo "La macchina del tempo" di H.G.Wells è evidente che la lotta di classe che cominciava a delinearsi nell'Inghilterra del 1895 (anno della nascita del cinema peraltro) è la base della futura società ferocemente classista che viene descritta nel romanzo. Ma certo le coincidenze che evoca questo racconto di James Herbert Brennan (racconto peraltro semi sconosciuto) sono davvero inquietanti, tanto da far pensare che Joseph Ratzinger potesse essere un appassionato di fantascienza.
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