domenica 13 aprile 2014

Dell'Utri

Non ci sono più le belle "reti nere" di una volta! Il riferimento è al dossier (piuttosto ponderoso anche) che il quotidiano "La Repubblica" aveva lestamente approntato proprio sulla presunta rete che aveva favorito la fuga di Marcello Dell'Utri. Loschi figuri con sfumature fascistoidi oltre la "normale" componente mafiosa. Peccato che il giorno che il quotidiano è uscito nelle edicole è anche giunta la notizia (peraltro di mattina) che il nostro ineffabile Marcello (non Mastroianni , sempre Dell'Utri) si trovava a Beirut, in Libano, in un hotel da 12mila euro a notte (ma per quella cifra non gli davano neppure la pensione completa?), e aveva pure usato il suo cellulare (uso della rete per raggiungere la "sua" rete). Insomma non mi sembra tutta questa organizzazione anzi. Certo la vicenda non è mica finita qui perché ottenere la sua estradizione non è cosa automatica a causa della legislazione libanese che pare non consideri reato il fiancheggiamento mafioso, ma questo direi che lo sapevo già altrimenti cosa c...o ci andava a fare in Libano? Peraltro agli inizi della faccenda era "trapelata" una notizia che dava il nostro fuggitivo in .... Guinea! Davvero una trovata geniale, un paese alle prese con il peggior virus che l'uomo conosce, l'Ebola, che fa sembrare l'HIV una raffreddore, mi sembra perfetto. Quindi temo che il vizio di "demonizzare" l'avversario abbia colpito anche il noto quotidiano romano. Anche perché il signor Dell'Utri (dato che non è più neppure senatore) ha lasciato il paese senza alcun bisogno di sotterfugi perché non era sottoposta ad alcuna misura cautelare. Forse qui vale la pena di "indagare" perché il pm aveva chiesto la custodia cautelare ma un tribunale, dei giudici, l'hanno negata! Hanno applicato la legge, la quale è uguale per tutti...... o no?

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