mercoledì 16 aprile 2014

Navi

Parafrasando il proverbio : "bambini piccoli, problemi piccoli" si potrebbe dire : "navi grandi, problemi grandi". Poche settimana fa il solito Tar ha riammesso le grandi navi nella laguna di Venezia. Risultato? Vi è stato subito un incidente con uno dei pontili per l'attracco. Ma il danno vero è quello che provocano, questi bestioni del mare, ad un ambiente già di suo molto delicato. Ed ecco partire la solita litania : "ci lavorano quasi 5000 persone, il giro d'affari è davvero imponente". Tutto vero ma quando avranno distrutto Venezia, il giro d'affari temo che tenderà allo zero. Oggi il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, è tornato sull'argomento dicendo che il governo sta cercando una soluzione perchè è inaccettabile la situazione. Giusto, anzi mi permetto un suggerimento : stabiliamo un numero massimo di navi (che decresca nel tempo ovvio), tali permessi verranno assegnati su base d'asta. Così almeno si recuperano più soldi. Soldi che potrebbero servire per il MOSE la faraonica opera che non ho ancora capito se è già in funzione e se si dimostrerà davvero efficace. In effetti sembra un poco ridicolo aver speso tutti questi soldi per le "famose" paratie del Mose e poi si lasciano scorrazzare le navi nel canale della Giudecca. Staremo a vedere, ma il tempo comincia a stringere.

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