Oggi è "Earth Day 2014" dedicato alle città verdi (vedi), ossia a come rendere le città più verdi, e la strada è certamente lunga. Ma parlando di ecologia (tema che mi sta particolarmente a cuore) mi duole rilevare come spesso si cada nel fondamentalismo che serve poco o nulla alla "causa". Un esempio è un articolo di Mario Tozzi, simpatico geologo, che, temo, frequenti troppo gli ambienti televisivi. In questo articolo (comparso sul mensile distribuito negli IperCoop) il buon Mario fa una elegia del fotovoltaico e ci sta ma cade in alcuni errori (si spera dovuti ad eccessivo entusiasmo). Dice che l'estate scorsa l'Italia ha soddisfatto il suo bisogno energetico solo grazie alla forza del Sole, anche se solo per alcune ore (si presuppone diurne). Gioverebbe una maggiore precisione ossia quando ? Si è trattato di un solo giorno ? Ma andiamo oltre : a un certo punto afferma che basterebbe destinare lo 1.5% del territorio italiano a fotovoltaico e saremmo a posto "sottraendo solo (?!) 4-5000 kmq". Ora, caro Mario, un poco di precisione! Tra 4000 e 5000 "ballano" 1000 kmq ossia più della provincia (ormai defunta) di Pistoia. Oltretutto la superficie dello stivale è un numero bello tondo (301mila kmq) quindi i conti si fanno anche facilmente. Questi sono i "talebani" che non giovano alla causa, io sono ultra favorevole alle rinnovabili, molto meno al fotovoltaico se "ruba" territorio (ma anche Tozzi è estremamente critico su questo punto) ma non serve proporre soluzioni da filmetto fantascientifico anni 80. E comunque il fotovoltaico, come l'eolico, non è disponibile 24x7 quindi evitiamo sparate. E non finirò mai di ripeterlo (alla Catone "delenda Carthago est") restano grandi, anzi enormi aree di spreco, di inefficienze come i negozi con le porte aperte.
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