sabato 19 aprile 2014

Electrolux

Ma questi lavoratori della Electrolux non sono mai contenti! Non gli bastano gli 80Euro promessi dal governo, sono di nuovo scesi in sciopero come riporta "Il Corriere". La vicenda è davvero complessa ma cerco di riassumerla in poche battute. Electrolux ha deciso di relocalizzare la produzione in Ungheria (Victor Orban ringrazia). Apriti cielo, allora l'azienda fa una controproposta "shock" : si resta in Italia (hanno ben 4 stabilimenti) ma i lavoratori devono accettare una riduzione del 30% dello stipendio! Inutile raccontare la reazione, poi ha un certo punto, con la mediazione del governo, sembrava tutto risolto. Ed infatti stavo per fare un blog del tipo "tanto rumore per nulla" che invece arriva la "doccia fredda" (materia in cui gli scandinavi sono maestri). La nuova mossa dell'azienda non tocca i salari ma "lavora" su pause e permessi per ottenere, alla fin della fiera, dei risparmi. Ed ecco di nuovo i lavoratori in agitazione. In tutta franchezza mi sembrava tutto troppo facile ma ormai bisogna che si prenda atto del fatto che in Italia il costo del lavoro è molto elevato ma che, soprattutto, la nostra competitività è davvero in fondo alla classifica e questo è un cerchio che non si quadra purtroppo. Non sono, per mia fortuna, nei panni di questi operai ma piuttosto che una riduzione secca del 30% meglio forse rinunciare a qualcosa in termini di orario. Altrimenti si rischia di vedere la produzione spostarsi verso paesi con i quali il confronto è di fatto improponibile ed ottenere una "riduzione" ben maggiore del 30%.

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