giovedì 24 aprile 2014

Santo

Certamente il vecchio detto : "non sapere a che santo votarsi" si applica perfettamente alla situazione dei lavoratori della Lucchini di Piombino. Che dei "figli" di una delle regioni rosse per eccellenza (vera sinistra mica questi ibridi centristi) si siano rivolti persino al Papa lascia davvero perplessi. Peraltro il Papa gli ha pure corrisposto solidarietà (ma questo Papa è già stato tacciato di comunismo) ma questi sono tempi strani in cui la gente è disposta a spararsi per diventare sudditi di Putin! Di sicuro questo gesto "estremo" mostra lo stato di disperazione in cui versa la gente di Piombino e ne hanno ben donde : stando a "La Stampa" più di 4500 persone lavorano per l'acciaieria con alle spalle una cittadina di "soli" 35mila anime. Giustamente l'articolo definisce una tragedia lo spegnimento dell'altoforno. Ma in un paese come il nostro dove l'energia va importata o prodotta con combustili di importazione una attività energivora come l'acciaio non poteva avere futuro. Già si parla di decine di milioni di Euro per la riconversione ma certo il cammino è in salita, anche se la Toscana è una terra di turismo e forse da li può passare la rinascita. Ma è da mettere in conto un periodo durissimo per tutta la cittadinanza. Ma se Piombino piange Roma non ride e neppure Malpensa : in poche ore sapremo quali sono le condizioni che gli arabi ci imporranno per il salvataggio della "gloriosa" compagnia di bandiera, l'Alitalia (o CAI che di si voglia). Per non aver sacrificato un numero di posti inferiori a quelli di Piombino adesso ci troviamo a dover tagliare comunque dei posti e a perdere, di fatto, il controllo della compagnia stessa.
PS dimenticavo giusto qualche mese fa le Poste (ossia noi) abbiamo buttato (eh si questo è il termine giusto) 75 milioni di Euro che sono ormai esauriti. Il tutto per un finale già scritto (dal 2008 peraltro). Davvero non so a quale santo conviene rivolgersi, forse bisogna andare direttamente al Padre Eterno.

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