Vi racconto un piccolo aneddoto : parecchi giorni fa il tram sul quale mi trovavo ha avuto un piccolo incidente con una autovettura. Siccome il comportamento del guidatore dell'auto è stato a dir poco irritante ho aderito alla richiesta di testimoniare sull'accaduto. Quindi mi è arrivato un plico da ATM, la società che gestisce i trasporti pubblici di Milano, dove, oltre ad un formulario da restituire è previsto che si alleghi un documento di identità e il codice fiscale. La mia prima reazione sarebbe stata di buttare tutto nella campana della carta ma ricordando il guidatore ho deciso di sottopormi alla menata di scansioni e stampe. Ovvio che non è prevista nessuna modalità elettronica ma mi domando tuttora perché questi buontemponi di ATM vogliano tale documentazione ma da qui è nata luna considerazione. Allora in Italia abbiamo : la patente di guida che nella nuova versione carta di credito non contiene neppure la residenza quindi serve a poco. Pensate che a Milano si può accedere alle discariche solo in macchina (è così fatevene una ragione) ma occorre dimostrare che sei residente a Milano. Quindi ti presenti alla discarica e la patente non basta, se la carta di circolazione della tua autovettura è del PRA di Milano sei a posto sennò fai il ballo di ritorno. Passiamo a carta di identità e passaporto, tutto bene ma non prevedono il codice fiscale cosa che è ammissibile per il passaporto meno per la carta di identità. Ed eccoci al tesserino sanitario che contiene il codice fiscale ma essendo senza foto non vale come identificativo. Insomma se pigliate una macchina portatevi almeno 3 documenti! Direi che i buontemponi dell'ATM sono in buona compagnia. Ma soprattutto la mancanza del codice fiscale sui documenti (diciamo veri) mi sembra grave visto che tutto ciò che riguarda la sanità è proprio legato a questo codice, giustamente visto che è univoco. E di questi tempi non è cosa da poco. Ed ecco una notizia (vedi) che potrebbe avere effetti notevoli : la compagnia aerea Qantas accetterà solo passeggeri vaccinati (quando i vaccini saranno disponibili ovvio). Il fatto che sia australiana non è un caso ma qui si apre un bel problema perché se questo esempio sarà seguito da altre compagnie (cosa forse probabile e forse auspicabile) sarà necessario creare un passaporto sanitario che valga a livello mondiale. Al confronto l'ESTA americano sembrerà una sciocchezza. Sarà da capire come gestire il tutto ma se la pandemia creerà un passaporto planetario almeno ci lascerà qualcosa di buono.
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