martedì 1 dicembre 2020

Guardie e ladri

Ho sempre detto che apprezzo il sindaco di Milano la citta in cui vivo, Beppe Sala. Non è ancora chiaro se si ricandiderà, ma nel caso avrà il mio voto. Ma questo non significa che non abbia critiche da muovergli soprattutto quando si espone un po' troppo sui social con uscite non sempre azzeccate. Dopo l'estate quando si iniziava a vedere l'effetto della "spensieratezza" di agosto aveva affermato che i cittadini dovevano essere responsabili "non si può mica giocare a guardia e ladri". Come è andata lo sappiamo tutti, contagi schizzati e proprio Milano è diventata una sorta di Wuhan italiana. Ma quello riguarda la pandemia dove un po' tutti non vedevano l'ora di tornare ai bei vecchi tempi. Ma adesso arriva una bocciatura davvero pesante. Come riporta "MilanoToday" è uscita la classifica (elaborata da "Italia Oggi" e la università "La Sapienza") sulla vivibilità delle città italiane. Sono il primo a prendere con le pinze tali classifiche ma il fatto che in termini di sicurezza Milano si posizioni al penultimo posto non va bene. Posso anche credere che la percezione sia amplificata dalla lente mediatica ma in effetti da cittadino devo ammettere che non hai proprio una sensazione di sicurezza. La sera (prima del coprifuoco ovvio) la città è sostanzialmente in balia di sè stessa. Merito dei vigli che brillano per assenze ma anche le altre forze dell'ordine non dovrebbero stare in caserma a raccogliere denunce per furti di cellulari ma pattugliare il territorio. Poi vi sono molte situazioni di disagio (leggasi clochard e compagni) che non sono forse pericolose ma non aiutano a sentirsi sicuri (penso ai mezzi pubblici sempre la sera). Quindi caro Sala, capisco che la figura del sindaco sceriffo alla Gentilini non le si confà ma il fatto che Treviso sia al settimo posto della classifica generale "temo" dipenda molto dal suo terzo posto in quella della sicurezza. Neppure a me è mai piaciuto Gentilini ma forse ci vuole una "terza via".

 

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