sabato 28 novembre 2020

NIMBY

Il titolo del post è tutto in maiuscole perché è un acronimo, per chi non lo conosce già sta per : "Not In My Back Yard". Ossia non a casa mia. La sigla (come ci ricorda Wikipedia) nasce negli anni 80 negli States ed affonda le radici in certi contesti di protesta tipicamente ambientalisti ma poi si è diffusa anche ad altre cause. Una sua versione (davvero molto lontana dall'originale) la vediamo in questi giorni a Milano. Sappiamo molto bene che uno dei gravi problemi della pandemia è la gestione dei positivi, soprattutto quelli asintomaci che devono stare "solo" in isolamento domiciliare. Come già detto le soluzioni che sono state applicate in Asia (tipo i famosi "ospedali" di Wuhan) non sono applicabili da noi ma si è cercato almeno una soluzione parziale con i cosiddetti alberghi Covid. Considerato che Milano è proprio l'epicentro della seconda ondata direi che servono ma questo non basta. Come racconta Ansa un albergo, che si è offerto di diventare appunto uno di queste strutture, ha ricevuto lo sfratto dalla proprietà. Direi che vale la pena sottolineare che tale albergo è sito in corso Magenta, zona assolutamente "cicci" (lo dico per i non milanesi), quelle zone dove senti un "carissimo" ogni 20 metri. Una zona ricca, quindi non se ne parla di avere degli appestati in giro che oltretutto saranno dei poveracci perché quelli che vivono lì l'isolamento se lo fanno in Engadina o a al mare. Se avevamo dubbi sul fatto che la pandemia avrebbe esasperato le differenze sociali .....
PS ma perché ANSA non ha messo nero su bianco il nome dell'immobiliare che possiede l'immobile e magari dirci (se possibile) di chi sono in realtà le persone dietro l'immobiliare?

 

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