sabato 7 novembre 2020

Pio

 

Qualche giorno fa, Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco dichiarava a Adnkronos che "la battaglia di Milano contro la pandemia è già cominciata da tempo e forse è già persa". Forse un momento di sconforto ho pensato, visto che trovarsi al Sacco in queste settimane è (e sarà temo) altamente stressante (davvero vivere in trincea tanto per stare nella metafora bellica) ma poi ho letto questa notizia e mi sono detto "ha ragione". Torniamo a quel Pio Albergo Trivulzio (noto a Milano come "baggina") che a marzo e aprile vide molti suoi ospiti morire in circostanze ancora da chiarire. Ora come riporta "MilanoToday" sono stati trovati 64 dipendenti positivi e pure 7 pazienti. Ricordo che già da metà ottobre le visite erano bloccate quindi? Il giorno dopo Maurizio Pregliasco ha però confortato tutti dicendo che quel 64 positivi su 551 dipendenti sono numeri assolutamente normale visti la situazione di Milano (trovate le sue parole su "Askanews"). Per cui si deriva che 11.6% dei dipendenti sono positivi che se ribaltato sulla popolazione milanese fa oltre 162 mila positivi. Considerato che i casi in tutta la regione sono 254 mila (dati riferiti ad oggi ma che comprendono anche la prima ondata) allora significa che stiamo annegando nel virus per cui la battaglia è persa oppure che francamente anche gli esperti sono un po' confusi per cui la battaglia è persa.


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