Francamente comincio a non sopportare più i virologi, non dico che rimpiango i bei tempi degli chef o dei calciatori ma ormai sono diventati dei "science star". E ovviamente di destra e di sinistra. All'ormai onnipresente e sinistrorso Burioni , quello che si diceva tranquillo che il virus non circolava, viene contrapposto Giulio Tarro che in ogni caso vanta un CV di tutto rispetto. Peccato che forse la matematica non è il suo forte. Andiamo con ordine : in questo articolo di "affaritaliani" afferma che Milano può tranquillamente ripartire tanto il caldo cancellerà il virus. Come già detto è una opinione di molti (ma non di tutti). Ma nell'articolo il nostro prof tende anche a ridimensionare parecchio la gravità del covid-19, vediamo perché. La prima considerazione è che ogni anno muoiono circa 10 mila persone per la normale influenza ma queste sono distribuite sul territorio mentre ora sono molto concentrate e ,soprattutto, la lente mediatica ingigantisce il fenomeno. Sarà anche un problema di lente mediatica ma alla data i decessi per covid-19 sono più del doppio e non è finita e comunque il dato è sottostimato. Ma il nostro non si ferma è afferma che la mortalità del covid-19 è inferiore al 1%. Bene vorrei condividere con voi questo articolo di "SkyTg24" dove vengono messi a confronto i decessi di ultra settantenni nel mese di marzo degli ultimi 5 anni nelle provincie lombarde. Dovete guardare il grafico , il mese di marzo 2020 a Bergamo ha il doppio di decessi della media ma anche le altre provincie (con l'eccezione di Sondrio) sono messe male! Alla faccia del 1%. Certo magari sono stati tutti colpiti da una pioggia di meteoriti.
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