Purtroppo non parlo del film di Darren Aronofsky ma della crisi dovuta al covid-19, crisi che è stata definita appunto "cigno nero" nella bozza del DEF (documento di economia e finanza) approvato oggi dal consiglio dei ministri. Sembra davvero un altra vita quella in cui la gente si riempiva la bocca del termine "cigno nero" citando come tale la Brexit o l'ascesa di Trump. Ora ammetto di non conoscere nel dettaglio il testo (del 2007) del libanese Taleb che ha per primo usato tale termine in finanza, ma credo che si riferisse a ben altri eventi, e il covid-19 ne è un perfetto paradigma. Ed infatti una delle categorie ridicolizzate da questa crisi sono proprio gli analisti finanziari che prima erano prontissimi a spiegare come i loro prodotti fossero "protetti" (i loro non quelli della concorrenza ovvio) anche dai perniciosi volatili. Ma quando il cigno è arrivato hanno fatto quello che avrebbe fatto mia mamma : venduto. Certo non è facile mettersi al riparo da simili eventi ma la finanza è forse il perfetto esempio di come tutto la nostra società fosse imbevuta di sicurezza (superbia?) ma fondamentalmente impreparata. Parliamo di portare l'uomo su Marte ma davanti ad un virus (subdolo ma neppure tanto cattivo) che armi abbiamo a disposizione? Stare a casa! Capirai il progresso.
PS per i nostalgici della finanza rampante è iniziata da poco una serie televisiva proprio sul mondo della finanza, peraltro derivata da un libro italiano : "I diavoli". Non credo sia il momento migliore per proporla ma saranno gli ascolti a decidere.
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