martedì 14 aprile 2020

Confinamento

Certamente il confinamento crea frustrazione a tutti (chi più chi meno). Temo che il colonnista del "IlPost", Francesco Costa (che non è il personaggio della foto), sia uno di quelli che soffrono di più. Nel suo post si scaglia contro i numeri che ogni giorno alle 18 ci vengono propinati dalla Protezione Civile. Lui aveva già fatto un post precedente in cui sollevava dubbi ma oggi la comprensione di questi numeri è ancora più complessa. D'accordo assolutamente ma un paio di passaggi del suo post sono contestabili. Proprio all'inizio butta lì questa frase "oltre 40 giorni di quarantena – quarantena decisa per combattere una malattia che avrebbe un tempo di incubazione di 14 giorni al massimo". Importante notare che usa il condizionale per il tempo di incubazione ma prendiamo pure per buono che l'incubazione possa durare 14 giorni ma detto questo? Deve essere chiaro che il metodo della quarantena non vale nulla in quanto se sei asintomatico puoi stare in quarantena cent'anni ma non cambia nulla. Ma torniamo ai 40 giorni versus i 14 giorni di incubazione. Il covid-19 non è un virus informatico che viaggia alla velocità di internet (ossia praticamente quella della luce), è molto contagioso ma viaggia tramite le persone quindi a velocità molto ridotte ma quindi richiede tempo per diffondersi ed eventualmente estinguersi (anche perché abbiamo visto casi rimasti infetti per settimane). Anche perché il nostro lock down è ampiamente parziale, abbiamo acqua, calore,elettricità, internet più tutto il cibo (comprato o ordinato on line). Ciò significa che molta gente ogni giorno si muove per fornircelo senza parlare del personale medico. Quindi qualcuno lo diffonde. E qui arrivo alla seconda sua affermazione che mi lascia perplesso. Parecchia stampa (chiamiamola ancora così) si scaglia in particolare contro le istituzioni, ree di continuare a bacchettare chi sta in giro. Ovvio che hanno gioco facile (anche io ieri dalla finestra ho visto una runner passare e ho ringraziato il fatto che non circolano liberamente le armi in Italia) e questo distoglie lo sguardo (dei pirla) dai problemi veri. Ma come detto il virus non viaggia da solo, lo portiamo noi. Ma ripeto l'articolo è molto interessante e ampiamente condivisibile , ci tornerò.

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