giovedì 18 giugno 2015

Ma però

La notizia è di quelle che ad una prima lettura ti fanno sentire sollevato : come riporta "La Stampa" i licenziamenti previsti dalla ristrutturazione del gruppo Whirpool non ci saranno. Bene, benissimo ma però.... Leggendo l'articolo si ricava che vi sono tutta una serie di incentivi per trasferimenti volontari, pre pensionamenti e lavoratori diciamo in "odore" di pensione. Quindi se ne deriva che i tagli ci saranno eccome, solo che anziché essere fatti in modo "funzionale" saranno fatti su base, si può dire anagrafica. Ovvio che molti tireranno un sospiro di sollievo ma questa logica creerà certo degli squilibri e bisognerà poi fare i conti tra qualche tempo di quale sarà stata la reale portata delle uscite dalle varie fabbriche. Non voglio fare parte dei gufi (che tanto stanno sulle palle al nostro ridimensionato premier) ma temo che fra qualche mese saremo di nuovo qui a parlare di Whirpool. Anche perché le prospettive dell'industria (diciamo) classica non sono certo favorevoli in Italia e non si vede alcuna ragione per essere ottimisti. Succederà (temo non spero) come altre realtà che si sono spente a poco a poco. Ma con la situazione attuale, soprattutto in certe aree geografiche in cui sono situati gli stabilimenti, arrivare a fine mese può essere già un risultato, figuriamoci se parliamo da qui ad uno o due anni.

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