venerdì 19 giugno 2015

Danimarca

La Danimarca volta pagina! Giovedi si sono tenute le elezioni politiche nel piccolo stato scandinavo (di giovedì notare mica di domenica con tutti gli annessi e connessi come da noi) e vi è stato il passaggio di consegne dalla coalizione social democratica a quella conservatirce. Francamente alcuni hanno commentato questo cambio in modo troppo enfatico : il nuovo premier è lo stesso di quattro anni fa ed era succeduto ad un suo onomino (Rasmussen) sempre dello stesso schieramento. Diciamo che dal 2001 ad oggi la Danimarca è stato nelle mani dei conservatori tranne l'ultimo quadriennio. per cui tutto questo cambiamento non lo vedo, anzi parlerei di un ritorno. Quello che è da notare invece è la notevole affermazione del Partito del Popolo, formazione di destra xenofoba che è diventato il secondo partito del paese con il 21% dei voti, il che vuol dire che un danese su 5 non ha problemi a dichiararsi razzista. Ad essere sinceri in quei paesi vi è molta civiltà ma anche un certo razzismo strisciante, non conosco la Danimarca ma in Svezia è così, ma il fenomeno non era mai stato così evidente. Ma certamente l'indecoroso spettacolino che si sta tenendo in questi giorni sugli scogli di Ventimiglia mostra che l'onda xenofoba non è solo una prerogativa del paese di Amleto. Tutta l'Europa ha applaudito la proposta del presidente europeo Jean-Claude Juncker di stabilire quote di migranti per ogni singolo paese, tranne poi respingerla quando si è trattato di stabilire numeri "veri". Come recita questo blog : "son tutti.....".
Intanto lunedì si terrà l'ennesimo vertice sulla Grecia (tanto dopo 5 anni inutili perchè buttare via un weekend, che è pure il solstizio d'estate evento che in molti paesi è festeggiato) dal quale dovrebbe dipendere il futuro dell'Europa. Ma vista la vicenda migranti viene da chiedersi che cosa sia l'Europa.

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