Difficile commentare in modo serio questa "chicca" che mi ha segnalato l'amico Maso (vedi) ma ci provo. Si tratta in realtà di un tweet (vedi) del 4 giugno in cui il ministro della cultura, il ferrarese Dario Franceschini, annuncia che verrà fatta la Biblioteca Nazionale dell'Inedito (scritto così con tutte le maiuscole). Non voglio neppure pensare che vi sia un interesse privato in atto pubblico visto che il nostro Dario è anche scrittore (4 romanzi) ma è lecita la domanda : ma se non li ha pubblicati nessuno (e oggi i modi di pubblicazione sono tanti) non è che c'era un motivo ? Leggasi siamo proprio sicuri che vi siano tutti sti capolavori dimenticati? Non voglio fare il discepolo di Giulio Tremonti che sentenziò : "con la cultura non si mangia" ma qui il concetto di cultura è un poco tirato per i capelli. Anche perchè visti i tagli che il governo dovrà ancora fare non credo proprio che Franceschini immagini una biblioteca "fisica" come quella raffigurata, per cui è probabile che pensi ad un sito ("repository" per i computer geek come me) in cui raccogliere i testi (ormai non più manoscritti). Qualcuno ha proposto il sito del governo è davvero mi sembra una ottima cosa perchè pensare di creare un nuovo sito fa subito (?) venire in mente la (triste) vicenda di "italia.it" costato milioni di Euro (vedi) ai contribuenti.
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