Torno a parlare di Warhol perché forse aveva davvero capito tutto (in anticipo) del nostro mondo! Meditavo di scrivere un post sull' "affaire" Alves. I fatti sono noti ma tanto per non sbagliare : durante una partita viene lanciata una banana nei confronti del calciatore Dani Alves del Barcellona (club peraltro graziato dalla UEFA per problemi di bilancio ma questa è un altra storia). Il nostro Dani la raccoglie, se la mangia e tira il corner senza rispondere in alcun modo alla provocazione (immaginate cosa succedeva con Balotelli). Bravo e subito si scatena una campagna di gente che mangia la banana per protestare contro il razzismo. Bene, però pensavo : ma cosa succede alla squadra del Villareal, allo stadio insomma non viene preso alcun provvedimento ? Ed ecco che arriva la notizia : un tifoso di 26 anni è stato arrestato. Putroppo arriva una seconda notizia e questa è piuttosto brutta : come riporta "La Stampa" dietro il "bel gesto" di Dani Alves potrebbe esserci una strategia pensata a tavolino, che se volta a combattere il tifo demente negli stadi (quanto siamo simili agli spagnoli in certe cose ahimè) sarebbe encomiabile. Ma come annota l'articolo sono state subito immesse sul mercato (con un tempismo davvero sospetto) delle T-shirt a 25 Euro. Warhol aveva davvero anticipato che la pubblicità (pardon il marketing) sarebbe diventati pervasivi con risultati a dir poco raggelanti ma come diceva un altro fine pensatore, Oscar Wilde, "l'importante é che se ne parli". Ma sulla vicenda in questione temo di dover citare anche Giulio Andreotti : "a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca".
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