martedì 6 maggio 2014

Ecoincentivi

Di recente il governo ha varato un decreto che introduce una serie di eco incentivi per auto e moto che siano al di sotto di certe emissioni di CO2. Non voglio fare la solita crociata anti macchine ma certo le autovetture interessate sono tutte piccole (di cilindrata) e inquinano poco consumando poco. Diciamo che è un passo avanti verso un "ridimensionamento" dell'auto da oggetto a mezzo. Ma come qualcuno ha notato (vedi) mancano nel decreto (e quindi ne sono escluse) le bici a pedalata assistita, le bici elettriche. Come diceva Giulio Andreotti (di cui oggi ricorre l'anniversario della morte) : "a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca", forse il governo nella sua frenesia innovatrice si è bellamente dimenticato delle bici elettriche. Ma forse no, perché se ricordo bene gli incentivi, che erano stati erogati all'epoca, erano dati dai comuni, e una logica esiste : non tutti i comuni sono "uguali". Milano, tanto per parlare di cose a me ben note, è una città piatta quindi la pedalata assistita non è esattamente necessaria mentre Roma città collinare e con distanze maggiori può avvantaggiarsene. Ma forse il governo non voleva troppo sollevare un problema ancora latente ma che potrebbe esplodere. Parlo della velocità delle bici elettriche che dovrebbe essere limitata a 25 km/h ma sembra sia facile arrivare a quasi 40 il che rappresenta lo spartiacque tra bici elettrica e ciclomotore elettrico. Ora le città italiane (salvo pochissime eccezioni) non sono "bike friendly" quindi avere sui marciapiedi bici a 40 all'ora sarebbe pericoloso. E tanto per complicare la vita al governo come la mettiamo con il mezzo sopra raffigurato? Nessun legislatore credo abbia mai specificato che le 2 ruote non debbano essere affiancate!
PS e quelli che non sono mai contenti diano una occhiata qui

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