Non so se Beppe Grillo (o il suo "spin doctor" Gianroberto Casaleggio) siano avidi lettori del raffigurato Blaise Pascal, ma se non lo fossero una "sbirciata" al suo testo "Pensieri" varrebbe la pena di darla. Magari non leggerei tutto ma certo la parte relativa alla "scommessa". Senza addentrarmi nella foresta oscura della filosofia il significato della scommessa è che ti conviene credere in Dio o almeno comportati come se Dio esistesse davvero. Forse sto facendo una blasfema trasposizione ma credo che il buon Beppe (Grillo) abbia fatto lo stesso ragionamento quando ha accettato di partecipare alla trasmissione di Bruno Vespa, "Porta a porta". Ma come , ha tuonato per anni contro la fine della televisione sia in termini qualitativi (e come dargli torto) ma anche, e soprattutto, come mezzo per raccogliere consensi, salvo poi rendersi conto che il tanto osannato (da lui) internet può portare anch'esso a distorsioni come il candidato aostano "preferito" da 11 persone. Per cui si sarà detto : "non ci credo, ma mi conviene andarci" perché posso raggranellare qualche voto in più nelle prossime europee dove spera di fare il "colpaccio". Forse più che Pascal avrà pensato a Macchiavelli ma sta di fatto che stasera il nostro Beppe tornerà nella odiata Rai e ospite proprio di uno dei figuri più inquietanti del palinsesto.
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