Ho già parlato del fatto che l'Australia (eccovi spiegato il titolo del post) ha preso il posto degli Stati Uniti d'America nell'immaginario collettivo. Quindi dopo l'impero britannico, l'impero americano avremo l'impero australiano? Dubito perché il peso di un paese con poco più di 20 milioni di persone è quello che è ma resta certamente un posto ambito. Peraltro la loro struttura "sociale" fatta di grandi case in grandi spazi certamente aiuta in questo periodo contro la diffusione del covid-19. Oddio qualcuno solleva dubbi sui numeri forniti che molto probabilmente sono stimati per difetto (per usare un eufemismo) ma per ora se la passano certo meglio che da noi. Ma l'altro giorno ho visto su "Ansa" questo video che parlava della protesta dei musicisti dell'opera di Sydney che sono a spasso perché anche laggiù hanno vietato gli spettacoli. La prima cosa che si nota è che questi musicisti (oltre a qualche spettatore) non stanno esattamente rispettando alcuna norma tipo distanze e mascherine. Forse come ho detto sono un isola felice ma giova ricordare che hanno cancellato un gran premio di Formula 1 (a Melbourne ma ..) e caso mai chiedete a Tom Hanks e signora. Ma il punto non è questo, il punto è perché Ansa ha pensato di mettere sul suo sito questo video? Battuta : "anche i ricchi piangono", anche nella felice Australia c'è qualcuno che non è contento e capirai cosa ce ne frega. Ma se andiamo oltre le facezie mi chiedo se qualcuno di questi romani della redazione Ansa si ricorda che a Milano c'è una cosetta che si chiama Scala? E come pensano che se la passano i musicisti, i ballerini e tutto il personale? Uso la Scala per avere un termine di paragone con la bellissima Opera di Sydney ma ovvio il discorso si allarga a tutti i teatri italiani (e magari anche europei). Ho sottolineato la matrice romana di Ansa, spero proprio che non sia la vera ragione per la pubblicazione di quel video.
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