sabato 14 marzo 2020

12 marzo 2020

Forse nei libri di storia la data che da il titolo al post sarà ricordata come la fine (o l'inizio della) dell'Europa (intesa come UE al netto della Gran Bretagna che ormai era già fuoriuscita). Mi sono sempre schierato a favore dell'Europa ma mi rendevo conto che questa non poteva essere il country club dei banchieri e la crisi del covid-19 sarebbe stata la cartina tornasole. I prodromi c'erano tutti in primis la Germania che vietava l'export di mascherine verso l'Italia. Quindi nel momento del vero bisogno il concetto di Europa si scioglieva come neve al sole con i vari membri che reagivano in ordine sparso , leggasi ognuno per sé. E poi è arrivato quello sciagurato discorso di Christine Lagarde, recente presidente della Banca Centrale Europea. Cosa ha detto? Che "non è compito della BCE controllare gli spread". Bene, a parte che da una con quel cognome ti aspettavi il contrario, ma vediamo perché quella frase è così disastrosa. La BCE deve governare lo spread è uno dei suoi compiti principali oltretutto quindi cara Christine? Possibile che non lo sapesse? Forse, visto che pare abbia chiesto un "aiutino" alla collega tedesca e allora abbiamo a capo di BCE una vera incompetente, cosa davvero grave perché gli effetti di questi crisi saranno pesanti dal punto di vista economico (poi parliamo del resto). Oppure voleva "semplicemente" lasciare andare a picco l'Italia. Ma questo sarebbe un puro e semplice delirio di onnipotenza  visto che è una decisione che non può comunque prendere in autonomia. E qui si torna al problema della competenza. Ma in ogni caso la frittata è fatta perché si è visto che questa Europa non tutela neppure i suoi cittadini di serie A (i banchieri) figuriamoci gli altri.
Ps questa mentecatta ha fatto male anche ai nostri portafogli perché dopo il suo bel discorso la borsa (italiana) ha perso il 16% ma dopo le ovvie "correzioni" ha guadagnato l'8%. Peccato che l'aritmetica ci dica che abbiamo recuperato solo il 40% di quanto perso. 

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