domenica 13 novembre 2016

Studenti

Ho manifestato anche io quando ero studente, sono passati 40 anni e gli studenti protestano ancora. Senza scomodare Marcuse fa parte della loro natura ma in ogni caso sono da ascoltare e valutare ed in alcuni casi "bocciare". Come la recente protesta che si è  tenuta a Milano. L'antefatto è l'introduzione di stage nella scuola, un pezzo della riforma tanto cara al nostro Apple premier,  Matteo Renzi, e chiamata "la buona scuola".  Come sempre non sarà perfetta ma dopo decenni passati a criticare il totale scollamento tra scuola e mondo del lavoro arriva un primo passo ma non va bene. Gli studenti gridano : " no allo sfruttamento " ma non si rendono conto che se le aziende potessero davvero sfruttarli si metterebbero in fila davanti al ministero ed invece ci sono grossi problemi a trovare aziende disposte ad "investire" (eh sì è proprio così) per accogliere questi stagisti. Ovvio che le aziende che si prestano lo fanno per interessi non esattamente economici ma inutile fare processi alle intenzioni. Infatti una delle aziende coinvolte è Mc Donald che offre 10000 stage. Evidente che una azienda così popolare tra i giovani vede in questo una opportunità per coinvolgere ancora più giovani "è il marketing bellezza e non puoi farci niente" direbbe Bogart ma intanto avranno l'opportunità di vedere in azione una vera macchina da guerra. Ma no, anche questo non va bene perché Mc Donald "rappresenta un modello capitalistico da combattere, che sfrutta le risorse, i lavoratori e esalta il junk food". Manca solo il ciclostile con la foto del Che e siamo ripiombati negli anni 70. Forse non si rendono conto che se vogliono fare stage solo in aziende eticamente corrette gli resta Emergency e poche altre, molto poche. Ma il mondo che gli aspetta è molto meno etico ma se non vogliono campare sulla pensione dei genitori (scelta etica?)  è meglio che se ne facciano una ragione (anche se cercare di cambiare le cose è un loro dovere).

1 commento:

  1. Ciao ... come ben sai sono fuori da anni e i miei figli sono passati dall'asilo italiano, alla scuola tedesca per approdare a quella svizzera.
    Per mia natura sono sempre molto critica ... e l'esperienza all'estero dei miei figli mi ha ampiamente dato modo di esprimere la mia scontentezza.
    La scuola italiana, tanto criticata, è certamente ricca di contenuti, forse troppo, di cultura, di struttura, di metodo, almeno a livello elementare e medie...al contrario i miei figli sono degli ACULTURATI ... però … sono …. un po' più svegli e pratici dei loro coetani italiani.
    Effettivamente la scuola all'estero li cala un po' più nella realtà ... i bambini anche di 3 anni in Germania vanno tranquillamente a fare gite con l'asilo nel bosco con qualsiasi tempo; alle elementari sia in Germania che in Svizzera fanno una settimana con la classe in strutture in cui apparecchiare, sparecchaire e sistemare gli stanzoni per dormire è compito loro; ultima, mi hanno raccontato che la classe di Pietro (14 anni) ha fatto due settimane di stage obbligatorio. Ciascuno DOVEVA trovarselo da se... chi aveva la fortuna di genitori attivi, lo ha avuto subito, altri hanno dovuto faticare per cercarselo. La figlia di una mia amica è finita in un bel albergo in zona stazione e si occupa del bar e della reception. Torna a casa stravolta ma ha detto alla mamma "mamma, avevi ragione è proprio faticoso" .....un'ottima scuola di vita … aggiungerei che essendo parte del programma di formazione, nessuno si lamenta se il servizio non è velocissimo e impeccabile.
    In conclusione, le proteste dei giovani italiani suonano veramente ridicole e irrealiste !

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