Visto che da oggi è terminata la campagna per il referendum del 4 dicembre direi che è giunta l'occasione per noi blogger (?) di parlarne. Partiamo dal "fondo" : io voterò "SI" ma vincerà il "NO". Questo lo affermo non in base ai sondaggi, sulla cui inaffidabilità sono stati già versati fiumi di inchiostro, ma in virtù di una semplice considerazione. Questo referendum (costituzionale badate bene) si è trasformato in un plebiscito sul nostro Apple premier, Matteo Renzi. Ora nessun leader politico italiano (nel dopo guerra almeno) ha mai avuto il 51% dei consensi quindi il referendum è destinato a naufragare. Vale forse la pena ricordare che questo referendum è un po' particolare in quanto è imposto dalla legge costituzionale proprio quando si vogliano apportare modifiche alla Costituzione stessa. Per cui non ha bisogno di quorum ma per arrivare a questo punto la modifica costituzionale deve essere approvata dal parlamento con maggioranze qualificate. Questo significa che alcune delle forze politiche oggi schierate per il NO erano dapprima favorevoli. Il caso sicuramente più eclatante è la (vecchia) sinistra PD che vuole usare lo strumento referendario per un simpatico regolamento di conti interno. Attenzione che anche in caso di vittoria del NO non vi è nessun automatismo istituzionale che preveda la decadenza del governo ma non vi è da escludere un ritorno alle urne. Ora se fossi un elettore di destra avrei il problema di scegliere tra Grillo, Salvini e Parisi (forse) ma essendo (per ora) un elettore di sinistra cosa dovrei aspettarmi ? Una divisione della sinistra con gli scissionisti che propongo dei "cavalli di razza" come Bersani o D'Alema? Ma per favore, intanto se dovete fare un mutuo vi conviene affrettarvi e farlo fisso perché lo spread a 180 punti potrebbe essere solo un bel ricordo.
Ps giusto, ma di cosa trattava questo referendum? In realtà pochi lo sanno ma non importa visto che il punto è solo "abbattere" il governo Renzi. Comunque si trattava di una "bazzecola" come eliminare il bicameralismo e sminuire e diminuire il Senato, quelle riforme che da un sondaggio (ahi sempre loro) pare che l'80% degli italiani voglia. Tanto è solo da qualche decennio che si invocano le riforme ....
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