Era il 26 giugno del 1963 (quindi da pochi giorni è passato l'anniversario) quando il presidente degli Stati Uniti d'America, J.F. Kennedy pronunciò la famosa frase : "io sono un berlinese"- Oggi dovremmo dire : "io sono un ...." eh già come si chiamano gli abitanti di Istanbul? Forse istanbulesi o istanbulini ma credo sia difficile tradurre la frase di Kennedy in modo appropriato. Ma facezie a parte dovremmo davvero schierarci con i residenti della vecchia Bisanzio. Il recente attentato all'aeroporto ha provocato 42 vittime, più di quelle di Charlie Hebdo o Bruxelles. E se non è i caso di fare classifiche queste vittime sono provocate dalla stessa mano, quella dei macellai Isis. Dobbiamo essere tutti solidali con Istanbul, dobbiamo? Credo che, come per i recenti attentati sul suolo turco, non ci sarà che una minima mobilitazione per queste vittime perché (come già scritto) in questo millennio abbiamo imparato che avere un nemico in comune non ci rende minimamente alleati. La Turchia del premier Erdogan è comunque un paese che sta pericolosamente sterzando verso un islamismo fondamentalista e purtroppo anche di questo abbiamo continue contro prove come la carica della polizia al recente "Gay Pride". Per cui difficilmente scenderemo in piazza per le vittime di Istanbul eppure questo ci allontanerà sempre di più da questo paese che, meglio rammentarlo, è comunque in predicato di entrare nella UE (anche se i negoziati sono di fatto fermi vedi). In questo quadro assai complesso, l'ulteriore complicazione portata dalla Brexit, era qualcosa di cui se ne poteva fare certamente a meno.
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