domenica 26 giugno 2016

Birmania

In questi giorni si è parlato molto di come il voto inglese sia stato condizionato dalla paura dell'immigrato, spesso mussulmano. Tutto assolutamente vero ma pare non siano solo gli inglesi soggetti alla xenofobia. Attenzione non è di nessuna consolazione sapere che altri sono preda della paura dello straniero ma è per lo meno bizzarro scoprire che esista la xenofobia in Birmania, paese che ha conosciuto una durissima (e feroce) dittatura militare. L'amico Maso mi segnala questo articolo in cui si racconta della discriminazione a cui è sottoposta la minoranza islamica, concentrata nella etnia Rohingya, da parte della maggioranza buddista. Anche gli indù hanno le loro gatte da pelare. Caspita, un bel calcio a tutti quei teorici della pacifica Asia, o del non violento buddismo. D'altronde non lontano vi è la Cambogia teatro di uno dei peggiori genocidi della storia (almeno quella recente). Sembra che tutto il nuovo benessere mondiale non riesca a "sopire" certe paure, chissà se davvero dovesse arrivare una nuova crisi economica mondiale, come alcuni temono a causa del voto britannico.

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