martedì 14 giugno 2016

IGP

Credo che non esistono sigle di 3 lettere ancora libere al mondo ma in ogni caso IGP significa (per noi italiani) Indicazione Geografica Protetta (vedi). L'idea che sta alla sua base è quella di proteggere, per l'appunto, certi prodotti provenienti da specifiche zone. Ma in certi casi diventa una sorta di trappola a testimoniare (forse) il fatto che il nostro sistema è in fase di decadenza, soffocato da un eccesso legislativo che sta rischiando di ottenere risultati esattamente opposti alle premesse. Ma veniamo al "casus belli" : come da foto si tratta della famosa focaccia al formaggio di Recco che dallo scorso 11 novembre ha ottenuto l'IGP (vedi). Peccato che il disciplinare che regola tale prodotto è di una rigidità davvero eccessiva per cui questa focaccia può essere solo prodotta e consumata a Recco, Avegno, Camogli e Sori! Senza voler cadere negli stereotipi mi sembra che questa pignoleria (chiamiamola così) sia molto tipica dei liguri i quali non si rendono conto che ormai viviamo in un villaggio globale, altro che Recco e comuni limitrofi. Ma come dice il proverbio : "chi la fa l'aspetti" ecco cosa è successo proprio alcuni giorni fa (e riportato nell'articolo già citato). Alla fiera di Rho, alle porte di Milano, si teneva la fiera dell'artigianato dove era presente un stand "ufficiale" della focaccia di Recco. Peccato che il disciplinare è così rigido che non prevede altro modo di fruizione (leggasi mangiare) della focaccia che sul posto. Quindi anche lo stand ufficiale è stato fatto chiudere dai Carabinieri dei Nas ed è pure partita una denuncia per frode. Ovvio che i carabinieri si sono mossi a causa di una denuncia fatta da qualche concorrente di un comune vicino ai "fantastici quattro", ma una regola così feroce non poteva che creare qualche scontento e temo che si trasformerà in un boomerang perché il mercato sarà inondato peggio di prima da prodotti che non potranno chiamarsi focaccia di Recco ma saranno succedanei della peggior specie. Chiuderei con l'ennesimo proverbio : "chi è causa del suo mal pianga se stesso".

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