sabato 4 giugno 2016

Domeniche ecologiche

Lo spegnimento dei riscaldamenti e le abbondanti piogge hanno certamente fatto scendere l'inquinamento ma il problema è ben lungi dall'essere risolto. Infatti il Politecnico di Milano ha una cattedra di Inquinamento atmosferico (vedi). Il nome non sembra molto rassicurante ma fortunatamente non insegnano ad inquinare (come parrebbe) ma a conoscere meglio i fattori che inquinano e (si presuppone) combatterli. La cattedra del link sembra essere tenuta da Giovanni Lonati mentre ho trovato sulla Rete anche un altro docente nella persona di Michele Giugliano (vedi). Di quest'ultimo ho trovato su una pubblicazione una sua ricerca sul PM2.5 che pare essere il nuovo indiziato per tutta una serie di patologie. Non che abbiamo sconfitto il "fratello maggiore", il PM10, ma preoccupiamoci anche di lui forse seguendo il vecchio proverbio : "meglio farli fuori da piccoli". Ora dalla analisi delle emissioni dell'ultimo inverno milanese si evince che metà del PM2.5 è dovuto alle autovetture (85% dovuto ai diesel) e metà al riscaldamento. Nulla di strano se non che il 40% del PM2.5 attribuito ai riscaldamenti è in realtà prodotto dai forni a legna che (direi) sono in uso solo alle pizzerie. Se quindi ci trasliamo nella bella stagione possiamo dire che un terzo del temibile PM2.5 è dovuto alle pizzerie! Quindi aspettiamoci delle domeniche ecologiche alterne ossia una domenica circolano le auto ma restano chiuse le pizzerie e la successiva il contrario!
Ps non voglio certo mettere in dubbio la parola di eminenti studiosi ma forse può giovare notare che la ricerca è stata pubblicata sul periodico (cartaceo ecco perché non vi ho fornito un link) dell'Automobile Club d'Italia che ovvio cerca sempre di trovare agenti inquinatori "alternativi" alle autovetture.

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