Altra premessa : non sono gran che interessato al calcio, dei campionati Europei che si stanno svolgendo in Francia ho visto solo il secondo tempo di Italia - Spagna. Ma ogni tanto il calcio regala dei momenti davvero "potenti". Il riferimento è alla Copa d'America, la competizione speculare dei nostri europei. Laggiù, nel "Metlife Stadium" (New Jersey dove fanno anche il Super Bowl) si è consumato un dramma che nessun sceneggiatore avrebbe osato scrivere. Per la quarta volta Lionel "Leo" Messi (direi che non ha bisogno di presentazioni ma se del caso vedi) si è trovato a disputare la finale (con la sua nazionale argentina) della Copa e per la quarta volta ha mancato il risultato. Quest'ultima volta si ritrovavano di fronte Argentina (ovviamente) e Cile. La penultima volta finì ai rigori come questa solo che il rigore fatale lo ha fallito proprio Messi, la "pulce". Il quale ha dichiarato che lascerà la Nazionale ormai distrutto psicologicamente. Il personaggio Messi, nonostante gli sforzi dei suoi agenti, non è esattamente "simpatico", pur con tutte le attenuanti di una vita non proprio facile (almeno nella prima parte) ma non si può che essere solidali con lui davanti a questa sconfitta che sembra essere davvero il risultato di una volontà superiore, una volontà che sembra voler ricordare al buon Leo che alla fin fine siamo tutti umani, una sorta di "memento mori" pubblico. Comunque un posto nella storia del calcio se lo è ritagliato comunque e non certo come perdente quindi non eccediamo in commiserazione.
Ps parlando di calcio non posso negare la soddisfazione che ho provato quando ho letto dell'incredibile eliminazione della nazionale inglese da parte della piccola Islanda, un'altra Brexit. Rammento che l'Islanda ha revocato la sua richiesta di entrare nella UE (ma non mi pare che nessuno si strappato i capelli) e che buona parte del suo default è stato nei confronti delle banche inglesi. Quando il calcio diventa metafora della realtà.
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