venerdì 10 giugno 2016

Francia

Ha ragione il nostro Apple premier, Matteo Renzi, nel dire che le recenti votazioni sono amministrative e non politiche. Peccato che si sia dato molta pena nel promuovere i candidati, uno sforzo che gli è costato la magra figura di Napoli dove si è addormentato durante il comizio della Valente (che poi è stata sonoramente battuta ma credo non per colpa del sonnellino di Renzi) . Comunque queste elezioni hanno avuto (come sempre) anche un risvolto politico e non certo favorevole al PD e al premier. Fa parziale eccezione Milano dove i sondaggi hanno sbagliato alla grande e molto probabilmente il ballottaggio sarà deciso da pochi voti (e quindi non vi è stata la vittoria larga attesa dalla sinistra anzi la sconfitta è più che possibile) . Ma nel resto d'Italia il vento è cambiato e Roma, capitale della politica oltre che del paese, può essere la metafora del nuovo quadro politico. Che ricorda non poco la Francia con centro sinistra (PD), centro destra (M5stelle) e destra (Lega). Forse avremo un sindaco donna del M5stelle proprio nella capitale e questo la dice lunga sul disastro in cui versa Roma : dare fiducia a chi ha governato Parma e Livorno con risultati abbastanza drammatici. Ma ripeto il vento sta girando ed il referendum sarà la "redde rationem" del governo Renzi. E così perderemo (probabilmente) l'occasione per cambiare qualcosa di una costituzione che è valida ma non per questo immutabile.

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