Il vecchio proverbio "predicar bene ma razzolar male" si applica perfettamente al premier Matteo Renzi. Cominciamo dal predicar bene : in occasione della inaugurazione della BreBeMi ha stigmatizzato come la burocrazia sia davvero un bel problema concedendosi pure una battuta da vero blogger : "ci sono voluti 18 anni per fare questa opera, quindi è già nata maggiorenne". Ovvio che ha ragione da vendere (al di là della felice battuta), la burocrazia è uno dei grandi mali di questo paese perché rallenta le grandi opere e soffoca sul nascere chi vuole iniziare qualsiasi progetto o attività. Inoltre è una delle cause della corruzione che spesso è usata per "velocizzare" certe elefantiache procedure. Non dimentichiamo mai che la controparte di un corruttore è nella stragrande maggioranza dei casi un burocrate più che un politico (ma non si pensi che sto facendo un elegia della classe politica). Passiamo allora al razzolar male e qui la foto è esplicativa : parliamo del passaporto. Qui viene descritta la modalità per in rinnovo. A parte la simpatica "legnata" che porta la vecchia marca da 40.29 a 73.50 (ma 50 centesimi in più o in meno no?) resta sempre il vecchio versamento di 42.50 da fare in posta! Ma come Renzi tante belle parole e poi, non solo trasformi il passaporto in un mezzo bene di lusso ma neppure semplifichi una procedura davvero bizantina. E non rimuovi una delle grandi "domande" di questo travagliato paese : ma non si poteva pagare direttamente alla polizia ? Forse non ci fidiamo neppure dei poliziotti ?
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