martedì 8 luglio 2014

Emanuela

Ammetto un po di timore nel criticare una "collega" (è peggio la critica o la presunzione di essere colleghi?) ma quell'articolo mi sembrava davvero "strano". Parlo niente popò di meno che di Emanuela Audisio, una delle più prestigiose giornaliste italiane e per di più specializzata in calcio, reame di maschioni e machi (sinonimi?). Per chi volesse approfondire vedi. Il riferimento è all'articolo della Audisio comparso su "La Repubblica" (cartacea) di domenica il cui incipit era : "nel mondiale meno falloso di sempre"! Sono rimasto interdetto ma probabilmente è la mia ignoranza a dominare il campo in quanto ho visto solo una minima parte delle partite però mi sembra strano non pensare alla schiena spezzata di Neymar, al morso di Suarez e alla tibia e perone del dimenticato Onazi (il signore in completo verdino sopra effigiato). E tutto questo alla faccia della campagna della FIFA (la federazione mondiale del calcio) a favore del "fair play" che tradotto significa "gioco corretto". Ma non dimentichiamo che a capo della predetta organizzazione c'è quel bel tomo di Joseph Blatter la cui avversione alla tecnologia è, credo, solo pari alla sua avidità. In un mondiale dal budget astronomico con televisioni che hanno addirittura iniziato le trasmissioni in Ultra HD (no, non ve la spiego ora) la moviola in campo non si può avere! E tanto per restare in "tema" non si parla più del Qatar candidato ad ospitare i mondiali del 2022 ma sulla cui designazione pesano pesanti sospetti di corruzione (ma va).


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