L'incomprensibile (nonché impronunciabile) titolo del post significa "stupro" in lingua Hindi, la lingua principale della Repubblica dell'India, la più grande democrazia del pianeta. L'amica Francesca mi sottopone questo articolo che ci mostra un aspetto non proprio edificante di questo enorme paese. L'articolo parla di una bambina di 8 anni stuprata e uccisa. Partirei dal "fondo" ossia dal fatto che la bambina sia stata uccisa. Da alcune letture ho saputo che dal 2013 è stata introdotta la pena di morte per i casi più gravi di stupro ma pare che questo provvedimento abbia avuto un effetto perverso : lo stupratore per non essere identificato elimina la sua vittima! Qui si potrebbe aprire una conferenza sulla opportunità della pena di morte, su quanto l'inasprimento delle pene poco serve se non vi è una presa di coscienza da parte della società ma siamo oltre questo post. Ma torniamo alle domande che Francesca poneva : come mai se ne parla così tanto, negli altri paesi asiatici cosa succede? Lei premette che questi "fatti" sono comuni nella cultura indiana e infatti (sempre leggendo qua e là) sono in molti a concordare che la causa di questi stupri sia annidata nella struttura delle caste. La bambina di cui parla l'articolo è una dahlit la casta bassa, quindi non è un essere umano allo stesso livello delle caste superiori. Inoltre vi è una "tradizione" di rapporti sessuali con bambini (qui il concetto di minore sarebbe davvero troppo ampio) che si innesta nell'altra tradizione delle spose bambine. Le caste non esistono negli altri paesi asiatici ma non so se questo sia sufficiente a dire che non esistono questo tipo di episodi. La lente mediatica gioca brutti scherzi (quando ho visitato il Vietnam 12 anni fa la stampa locale parlava di una allarmante crescita della violenza domestica) e questo è un argomento che la gente "clicca" volentieri. Vi è di certo un passo avanti nel parlarne, una presa di coscienza che può portare a campagne come quella raffigurata. Ma ripeto la lente mediatica gioca brutti scherzi ad esempio : i morti della guerra a Gaza sono riportati con meticolosità e in prima pagina (1113 al momento in cui scrivo) mentre i morti ucraini (1129) pur paragonabili sono relegati in seconde pagine o peggio.
PS la povera bambina uccisa è stata forse oggetto di una ritorsione per "banali" questioni di terreni ma in molti altri casi vi è stata la sola motivazione sessuale.
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